/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

De Bertoldi (FdI), 'equo compenso anche negli appalti pubblici'

De Bertoldi (FdI), 'equo compenso anche negli appalti pubblici'

'Non comprendo le sollecitazioni dell'Anac sull'inapplicabilità'

ROMA, 02 maggio 2024, 18:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Ritengo che l'equo compenso, introdotto dal governo di Giorgia Meloni per garantire i liberi professionisti ed evitare quello sfruttamento, che riguardava tra loro soprattutto i più deboli, debba costituire un principio inderogabile e cardine del nostro sistema economico. Non comprendo, quindi, le sollecitazioni, che sono giunte al governo da parte dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), che vorrebbero, di fatto creare, un'area di inapplicabilità della legge negli appalti pubblici". A dichiararlo il deputato di Fratelli d'Italia Andrea de Bertoldi, componente della commissione Finanze alla Camera e coordinatore della Consulta dei parlamentari commercialisti.
    "Convengo con le preoccupazioni espresse dall'Aiga, l'Associazione dei giovani avvocati, e ribadisco come l'equo compreso andrebbe, invece, progressivamente esteso a tutti i rapporti professionali, proprio perché si deve tutelare nelle professioni liberali la qualità della prestazione stessa, che appunto non può essere scollegata da un compenso certo ed equo", conclude.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza