La drammatica emergenza che riguarda
l'Amazzonia "non è la prima, ma è sicuramente la più pericolosa
per la sopravvivenza dei popoli indigeni che vi vivono" e, in
fin dei conti, "per il futuro dell'umanità intera". Con queste
parole il leader indigeno brasiliano Raoni Metuktire ha
introdotto il suo intervento nel Vertice internazionale voluto
da papa Francesco dal titolo 'Dalla crisi climatica alla
resistenza climatica' che si conclude oggi nella Casina Pio VI
della Città del Vaticano.
Con l'inseparabile copricapo di piume gialle, Raoni ha
spiegato che tanti anni fa suo padre gli ha raccontato di
"epoche in cui il popolo Mebengokre", a cui lui appartiene, "era
stato quasi sterminato dal fuoco e dall'acqua".
A me sembra, ha ancora detto, che "questa situazione si sta
riproponendo non solo per il mio popolo, ma anche per voi
bianchi". E se tanti anni fa "noi siamo riusciti a sopravvivere
- ha aggiunto - credo che oggi nessuno potrà sopravvivere da
solo se non c'è un accordo fra noi e voi".
Noi, ha proseguito, "non siamo abituati ad usare i soldi, non
li useremmo se non fosse necessario, Però tutto quello che voi
ci chiedete di fare per le nostre terre indigene si può fare
solo con i soldi, che solo voi avete".
Infine Raoni ha rivolto un appello, accolto da una standing
ovation da parte dei presenti, a "quanti possono sensibilizzare
le classi politiche al dramma ambientale e alle misure
importanti da adottare che è impossibile rinviare".
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