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Le Parisien, 'Renault e Nissan sull'orlo della rottura'

Le Parisien, 'Renault e Nissan sull'orlo della rottura'

'Nissan punta ormai di più su Honda', 'sorrisi solo sulle foto'

PARIGI, 08 maggio 2024, 10:07

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Renault e Nissan sull'orlo della rottura" titola oggi Le Parisien, affermando - dall'inviato speciale a Yokohama - che i leader dei due marchi "continuano a sorridere sulle foto ma è la fine".
    Secondo il quotidiano parigino, "dopo che un nuovo accordo è entrato in vigore lo scorso autunno, i rapporti fra i due partner restano cordiali, ma l'intesa non c'è più. Nelle due imprese, quasi nessuno fa più finta di non sapere: Nissan punta ormai di più su Honda".
    "Da parte giapponese - spiega Lionel Langlais, delegato sindacale della Cfdt francese, seconda organizzazione del gruppo - non c'è più voglia di Renault. Nessuno vuole inasprire le cose, ma si capisce bene che l'alleanza va allal deriva lentamente". D'accordo il collega della Cgt, Laurent Giblot: "dopo l'era Ghosn, è finita. Si vivacchia, i dirigenti continuano a sorridere sulle foto di gruppo, ma è finita".
    Secondo Le Parisien, "ufficialmente la storia continua" e "in una lettera ai decision maker europei, Luca de Meo, il direttore generale di Renault Group, ha persino vantato i meriti delle kei cars, le auto tascabili tipicamente giapponesi. Una strizzata d'occhio a Nissan, la cui piccola Sakura, 100% elettrica, è un successo". "Nei fatti - continua il giornale - Nissan prende le distanze, dopo aver ritrovato la sua indipendenza" e Renault "ridurrà la partecipazione dal 43% al 15%. Ed ha anche concesso a Nissan i diritti di voto relativi alle parti che possiede in Renault".
    Nonostante Nissan "continui ad appoggiarsi alle installazioni Renault nel quadro dei rari progetti comuni, ad esempio la Nissan Micra, che sarà prodotta Douai, nel nord della Francia", "le iniziative condivise restano molto modeste e molto isolate".
    Secondo un esperto giapponese del settore, citato dal quotidiano, "il governo di Tokyo vedrebbe di buon occhio la costituzione di due gruppi giganti, Toyota-Mazda-Suzuki da una parte, Nissan-Mitsubishi-Honda dall'altra". Da parte sua, anche Renault "è in discussioni con altri costruttori, Geely, un gruppo cinese, e Volkswagen, su alcuni progetti".
   

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